Paesaggio Rurale Sicilia

Bando Architettura e paesaggio rurale, avviati bandi per 600 milioni di euro – La Check List

Il Ministero della Cultura (MIC), il 6 aprile, ha pubblicato il DM 107 del 18 marzo 2022 che ripartisce risorse pari a 600 milioni di euro tra le Regioni e Province Autonome, da assegnare per mezzo del bando denominato ‘Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale’ contenuto nella Misura ‘Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo’ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Dei complessivi 600 milioni di euro, 590 sono destinati al recupero di insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti e fabbricati rurali storici, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, da selezionare mediante Avviso pubblico, e 10 al censimento dei beni del patrimonio rurale e alla implementazione di sistemi informativi esistenti.

Le quote maggiori vanno a: Sicilia 76,5 milioni di euroCampania 72,4 milioni di euroPuglia 56,2 milioni di euroLombardia 49,2 milioni di euro, Lazio 48 milioni di euro, Veneto 43,4 milioni di euro, Piemonte 39,4 milioni di euro, Calabria 32,9 milioni di euro, Toscana 32,4 milioni di euro, Emilia-Romagna 28,7 milioni di euro, Sardegna 24,1 milioni di euro.

Quali progetti potranno essere finanziati

I progetti dovranno riguardare edifici e insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio. Si tratta di edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati; e ancora, strutture e opere rurali che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili); inclusi anche elementi della cultura, religiosità, tradizione locale, cioè manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali. Non sono ammissibili le operazioni riguardanti beni localizzati nei centri abitati.

La misura prevista per ciascun intervento ha un tetto massimo di 150 mila euro con un finanziamento a fondo perduto dell’80 per cento che può essere elevato al 100 % nel caso di bene di interesse culturale. La procedura di selezione è “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse, con una previsione di finanziare almeno 511 interventi.

Quali interventi sono finanziabili

Risultano ammissibili le seguenti spese di investimento, effettivamente sostenute dal Soggetto beneficiario, comprovate da idonea documentazione contabile e debitamente tracciabili:

  • spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;
  • spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  • spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
  • imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
  • allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
  • spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;
  • spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e informazione;

Come presentare le domande

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente attraverso l’applicativo informatico predisposto da Cassa Depositi e Prestiti Spa a partire dal 20 aprile 2022 e non oltre il 20 maggio 2022. A ciascuna domanda sarà attribuito un punteggio complessivo da 0 a 100. Saranno ammissibili a finanziamento le proposte che avranno raggiunto il punteggio minimo pari a 60 punti su 100, seguendo l’ordine temporale di presentazione tramite applicativo. I beneficiari saranno tenuti ad avviare i lavori entro il 30 giugno 2023, che dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025 con attestato da certificato di regolare esecuzione.

Ti aiutiamo noi.

Abbiamo preparato una checklist per verificare il raggiungimento dei punti minimi e per controllare la documentazione da produrre.

Se pensi di avere i requisiti per partecipare a questo bando architettura e paesaggio rurale scarica la nostra checklist e verifica tu stesso la fattibilità del progetto.

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    Di David Moscuzza

    David Moscuzza è un architetto che opera a Noto e in provincia di Siracusa. Con esperienze nell’edilizia privata, risparmio energetico, detrazioni fiscali. Laureato al Politecnico di Milano. Scrive di progettazione architettonica, ristrutturazioni edilizie, urbanistica, e cura l’analisi tecnica dei progetti.

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